Il sostegno alla monarchia in Veneto e Friuli Venezia Giulia:
i casi di Padova e Trieste
di Nicola Tonietto
La ricerca in questione si prefigge l’obiettivo di analizzare il voto referendario del 2 giugno 1946 in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tale caso studio si inserisce all’interno del gruppo che mira ad approfondire le geografie referendarie e le culture politiche peculiari del territorio italiano. In particolare esso si concentrerà, per la parte veneta, a confrontare le ragioni del voto, prevalentemente repubblicano nelle diverse province della regione, con il risultato opposto registrato nella provincia di Padova. Per la parte friulana, invece, tale analisi verterà sulla singolare situazione della città di Trieste, la cui popolazione fu impossibilitata a partecipare al referendum in quanto il suo territorio era ancora controllato dalle truppe angloamericane. Per entrambi i casi sarà interessante esaminare il lavoro di propaganda svolto dal movimento monarchico, e la sua ricezione tra le popolazioni locali, in due situazioni peraltro estremamente diverse: nella prima con l’obiettivo di raggiungere un risultato favorevole per la monarchia, nella seconda che puntava a tenere vivo il sentimento di italianità nella città e favorire una risoluzione della questione triestina a favore dell’Italia.
Per tale ricerca sarà necessario consultare e incrociare fonti locali e nazionali: per il caso padovano Archivio di Stato di Padova (fondo Questura e Prefettura) e stampa locale (Il Gazzettino, La difesa del popolo); per il caso triestino Archivio di Stato di Trieste (fondo Prefettura) e stampa locale (Il Giornale di Trieste); per informazioni sul movimento monarchico, fondamentale quanto conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato (fondo Affari Generali e Riservati, fondo Servizio informazioni speciale, Commissione Alleata di Controllo) e l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito (fondo Servizio Informazioni Militare).