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di Elisa Tizzoni

All’interno dell’Asse di ricerca dedicato alla dimensione internazionale del Referendum del 2 giugno 1946, propongo di esaminare i contenuti della discussione pubblica sviluppatasi in Francia a partire dal 1946 sino ai giorni nostri. Intendo sviluppare il mio contributo lungo una duplice pista di ricerca, prendendo in considerazione le testimonianze contemporanee allo svolgimento del referendum e analizzando parallelamente la memoria di questo evento e le pratiche associate all’anniversario del voto. Per quanto riguarda il primo aspetto, intendo passare in rassegna le principali testate giornalistiche francesi, allo scopo di esaminare l’interpretazione applicata all’esito del voto, le riflessioni sulla geografia elettorale descritta dagli scrutini, la contestualizzazione nel quadro geopolitico coevo e i richiami ad elementi ritenuti tipici dell’identità italiana, verificando l’eventuale presenza di stereotipi di lungo periodo e l’influenza del contesto politico e culturale dell’epoca. Successivamente, intendo concentrarmi sulla memoria del referendum nei decenni successivi al suo svolgimento, individuando alcuni nuclei tematici, tra i quali: la questione dei presunti brogli, già menzionata negli articoli coevi e divenuta tema ricorrente in seguito alla clamorosa trasmissione di Mixer del 1991, vero e proprio “spartiacque” nella memoria pubblica del 2 giugno; l’esilio e il ritorno dei Savoia, tema particolarmente caro alla stampa di destra; la celebrazione del 2 giugno da parte delle comunità italiane all’estero. Lo scopo complessivo della ricerca, pertanto, consiste nell’esaminare i diversi significati (culturali, politici, sociali) attribuiti in Francia al due giugno 1946, valutando in che modo essi interagiscano all’interno delle pratiche commemorative e nelle varie forme assunte dalla memoria pubblica dell’evento.

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