2 giugno 2020 senza celebrazioni ufficiali

Oggi, 2 giugno 2020, a causa dell’emergenza legata al coronavirus, la Festa della Repubblica si celebrerà senza le tradizionali celebrazioni ufficiali (la parata lungo i Fori Imperiali e il sorvolo delle Frecce Tricolore).

Dalla prima Festa, celebrata nel 1947, la cerimonia ufficiale si è sempre tenuta il 2 giugno a Roma, tranne in due casi:

– nel 1961, quando si svolse a Torino (prima capitale dell’Italia unita)
– nel 1963, quando non si tenne per il grave stato di salute di papa Giovanni XXIII(che morì il 3 giugno di quell’anno). La festa della Repubblica, in quel caso, fu rinviata al 4 novembre.

Dal 1977 la festa fu fatta coincidere con la prima domenica di giugno, e il giorno festivo del 2 fu soppresso.

Dal 2001, per volontà dell’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 2 giugno è tornato festivo.

Ma perché la Festa della Repubblica si celebra il 2 giugno? In quella data, nel 1946, venne «mandata in pensione» la monarchia di Casa Savoia, grazie a un referendum istituzionale, indetto a suffragio universale (cui dunque, per la prima volta in Italia, poterono partecipare anche le donne), che con 12.718.641 voti (contro 10.718.502 e 1.498.136 schede nulle o bianche), sancì la nascita della Repubblica.

Il risultato del referendum venne reso pubblico il 18 giugno 1946. Il primo luglio Enrico De Nicola venne nominato primo presidente della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio e il primo gennaio 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana.

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