Il nostro Laboratorio didattico di Storia
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Il Progetto “Viterbo democratica tra cittadinanza e immaginario repubblicani”, svoltosi tra il giugno 2018 e il giugno 2019 è carico di significati. In primo luogo permette di far emergere quella che è stata la vicenda repubblicana di Viterbo e del territorio della Tuscia in una prospettiva nazionale ed europea. Inoltre, l’iniziativa, proponendosi in concomitanza con il settantesimo anniversario della nascita della nostra Repubblica, ne esalta i principi ed i valori.

Il progetto, con l’avvio del Laboratorio didattico di Storia ha visto rinnovarsi la collaborazione tra l’Università della Tuscia e il Liceo Classico Mariano Buratti di Viterbo. I nostri studenti sono stati coinvolti in una attiva esperienza di ricerca e rielaborazione delle fonti, che ha permesso loro di inquadrare la Storia a partire da una prospettiva  sicuramente meno usuale, quella dei testimoni. Quanto più ci si allontana dagli eventi tanto più è importante un impegno volto a  far presente i vissuti e i sentimenti dei singoli e di intere comunità , così che la storia s’inveri nella memoria e vada a costituire quel patrimonio condiviso di valori civili e culturali che è la nostra carta d’identità. L’esperienza del laboratorio di Storia, portata avanti in questo anno con lo stimolo e la supervisione della dottoressa Bertolotti, ha permesso a tutti coloro che sono stati coinvolti di riflettere sul significato del fare storia oggi. L’approccio tradizionale della lezione diretta, del riferimento al manuale, intesi come veicolo di trasmissione del passato non sono più in grado da soli di arrivare alle nuove generazioni. I nostri giovani, sottoposti ad un incessante  fuoco di immagini,  immersi in un assordante frastuono di voci, a fatica riescono a far loro ciò che “altri” ritengono sia importante. L’esperienza laboratoriale è stata feconda perché strumentale. Gli studenti, invitati a confrontarsi direttamente con il “fatto” storico, non hanno esitato a mettere in gioco le loro attitudini e competenze in funzione di chiarire ed esplicitare ciò che è stato. Sotto questa lente Il 2 giugno del 1946 si è riproposto nella sua realtà come svolta non priva di incertezze ed ambiguità ricca di speranze e aspettative. Dai lavori proposti dai ragazzi nel seminario conclusivo, emerge l’acquisizione di una maggiore consapevolezza non solo rispetto a ciò che è stato ma rispetto a ciò che è. 

Emerge il senso di appartenenza ad un passato comune e la responsabilità che deriva dal rappresentare oggi ciò che i Padri costituenti avevano immaginato per il futuro della nostra Italia e della nostra Europa. Esperienze come questa costituiscono le “buone pratiche” che il sistema d’istruzione nel suo insieme deve sempre di più promuovere ed implementare per rinnovare ed arricchire la vocazione formativa che lo connota.

Daniela Del Sette e Francesca Romana Stocchi
Le insegnanti di Storia Liceo Classico Mariano Buratti, Classi V B – VD

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